Sanatoria Imu, Tasi e Tari: condono per i debiti fino a 1.000 euro

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Sanatoria Imu, Tasi e Tari: condono per i debiti fino a 1.000 euro

La sanatoria fiscale approvata dal governo coinvolge anche i contribuenti che negli anni compresi tra il 2000 ed il 2010, hanno accumulato debiti relativi alle imposte sulla casa: Imu, Tasi e Tari.

Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica, ha approvato il Decreto Fiscale presentatogli dal Governo M5S – Lega. Ora il Decreto potrà essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana e, quindi, entrare ufficialmente in vigore. Sono state eliminate alcune disposizioni estremamente controverse come ad esempio, la non punibilità penale o lo scudo per i capitali esteri. Nello stesso tempo vengono confermate alcune disposizioni attese dalla maggioranza degli italiani. Questo vale per le cartelle esattoriali di importo fino a 1000 euro, ma anche i debiti derivanti da bollo auto, Imu, Tasi e Tari.

Per accertare la soglia massima di 1.000 euro verranno computati gli importi iscritti a ruolo (tasse, contributi, multe stradali), gli interessi per ritardata iscrizione e le sanzioni. Le cartelle dovranno risultare in riscossione in un intervallo di tempo che va dal 1° gennaio 2001 al 31 dicembre 2010. Il condono per i debiti fino a 1.000 euro accumulati tra il 2000 e il 2010 scatterà in automatico al 31 dicembre senza bisogno di attività o istanze da parte del contribuente.

Condono tassa sui rifiuti (TARI)
Il condono tombale interessa anche la tassa sui rifiuti. Anche in questo caso, le cartelle devono risultare in riscossione dal 1° gennaio 2001 al 31 dicembre 2010 e devono essere di importo fino a 1.000 euro.

Condono Imu 2018
I debiti in questione non riguardano solo il bollo auto, ma anche le imposte sulla casa, come l’Imu e la Tasi. Quel che è importante è che le cartelle risultino in riscossione dal 1° gennaio 2001 al 31 dicembre 2010 e che siano di importo fino a 1.000 euro.

Come accertarsi se si rientra nel condono?
Basta recuperare le vecchie cartelle di pagamento notificate e controllare il riferimento dedicato alla data di iscrizione a ruolo: se l’anno rientra tra il 2000 e il 2010 e se l’importo complessivo è inferiore a 1.000 euro, la cartella si dovrà ritenere annullata in automatico. Non sarà quindi necessario presentare una domanda o pagare un importo minimo per ottenere lo sgravio, l’agente della riscossione provvederà a cancellare il debito in automatico. Ma attenzione, questo avverrà solo quando la legge di Bilancio verrà approvata.

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